Panoramica degli @Atenei italiani su Twitter

0 Posted by - 10 aprile 2016 - Crowdsourcing, Digital Platforms

Panoramica degli @Atenei italiani su Twitter

A cura di C.Capineri e A.Romano

http://ladestlab.it/maps/69/universita_italiane-panoramica-degli-atenei-italiani-su-twitter

La rapida diffusione dei social network ha profondamento modificato i modi di fare comunicazione non solo nel mondo privato an anche in quello pubblico-istituzionale. Nuovi codici e modalità di interazione emergono e si affinano in un momento della storia dell’umanità improntato alla velocità e caratterizzato dalla contrazione spazio-temporale dei fenomeni di relazione. Le istituzioni pubbliche colgono la sfida sia per re-inventare la relazione col cittadino sia per essere più trasparenti e tempestive nel comunicare ogni sorta di informazione, da quelle di pubblica utilità a quelle relative alla governance. Tra le varie piattaforme social, da diversi anni il LADEST studia l’adozione di Twitter da parte dei comuni italiani attraverso un Osservatorio permanente. Le note che seguono sono invece dedicate ai profili delle Università italiane presenti sulla piattaforma Twitter.

La diffusione della piattaforma Twitter negli Atenei italiani inizia lentamente tra il 2007 e il 2008 – all’indomani della nascita del social network – per poi espandersi massicciamente dopo il 2009 tanto che alla fine del 2016, ben 81 Atenei su 90 (secondo l’elenco del MIUR) erano presenti su Twitter. E’ interessante osservare che tra i pionieri compaiono l’Università di Torino che sicuramente beneficia di un’atmosfera digital consolidata (il profilo del capoluogo piemontese è uno dei più attivi in Italia, cfr. Osservatorio dei Comuni Italiani su Twitter – Ladest), le sedi venete ma soprattutto molte università di medie dimensioni come Urbino, Foggia, Cassino che percepiscono la piattaforma come strumento strategico per la loro apertura verso l’esterno. Il vero boom di adozioni avviene tra il 2010 e il 2013 quando ben 68 Atenei si affacciano per la prima volta su Twitter.

Figura 1

Fig. 1 – I profili universitari italiani per anno di attivazione.

Come già altre indagini hanno rilevato (Lovari & Giglietto 2012) si tratta di un fenomeno fluido destinato a modificarsi rapidamente; tuttavia alcune osservazioni possono essere sviluppate circa le modalità di utilizzo della piattaforma da parte degli Atenei italiani.

Considerando le dimensioni tradizionali di Twitter (Tweet, follower, following) si osserva che alcuni profili universitari sono molto attivi: ad esempio l’ Università per Stranieri di Perugia ha inviato 11 Tweet al giorno dal momento della creazione del profilo al 31 gennaio 2017, seguita dall’Ateneo senese e dall’Università telematica Pegaso con 8 Tweet contro una media nazionale di 2 cinguettii al giorno; altri hanno un popolo di seguaci assai vasto, altri seguono molti profili (ad es. le università telematiche Pegaso e Universitas Mercatorum) e infine qualche Ateneo che, pur essendo sulla piattaforma, restano silenti (non inviano Tweet). In particolare leggendo il bacino di follower in relazione agli iscritti – anche se i seguaci di un Ateneo comprendono sicuramente una platea più variegata – come indicatore di successo e di interazione si rileva che solo 13 profili fanno registrare un popolo di follower da 2 a 5 volte più grande del numero degli iscritti; venti profili raggiungono tra il 30% e l’80% del numero degli iscritti, mentre i rimanenti profili raggiungono tra il 5% e il 20% dell’utenza studentesca. Sembra dunque che la potenzialità di interazione della piattaforma non sia stata ancora raggiunta da molti profili. Infine guardando al panorama complessivo dei profili universitari, la distribuzione dei Tweet mostra un andamento a long tail con il 60% dei Tweet inviati da solo 20 Atenei italiani.

Tweet_UNI_2

Fig.2 – Tweet inviati dagli Atenei italiani (30 gennaio 2017).

La vivacità dei profili non dipende dalla dimensione dell’Ateneo – valutata in termini di iscritti – ma piuttosto dall’aver introdotto personale specializzato e dedicato per seguire la comunicazione social. E’ interessante a questo proposito analizzare gli hashtag più utilizzati (ottenuti attraverso il sito di statistica Twitonomy) che nella maggior parte dei casi evidenzia un uso di Twitter prevalentemente dedicato alla informazione istituzionale tradizionali (corsi, eventi, bandi, stage). Accanto all’uso di # molto generali (ad es. #università, #corso), alcuni Atenei hanno creato # dedicati ad eventi particolari come nel caso dell’Università di Siena che, in occasione del Millennials Festival tenutosi a settembre 2016, sviluppò una campagna dedicata su Twitter, tanto che l’hashtag #syfest si conquistò la posizione di “trending topic” italiano per alcuni giorni.

 

Unisiena (fig 3)

 

Non è certo possibile fare un bilancio conclusivo dell’esperienza in quanto troppo recente e in continua evoluzione ma certamente il social turn è stato adottato dagli Atenei italiani: resta ancora molto da fare per sfruttare al meglio le potenzialità della piattaforma da semplice strumento informativo in uscita a strumento di dialogo, di partecipazione e di interazione.