Spostamenti di popolazione ai tempi del coronavirus

1 Posted by - 13 aprile 2020 - Big data, Digital Platforms

Spostamenti di popolazione ai tempi del coronavirus

Tutti a casa! Cosa succede sul territorio quando si bloccano attività e spostamenti? La popolazione presente o ‘incidente’ in molte zone cambia parecchio. Vediamo dove, quanto e perché. Perché anche di questo si deve tenere conto quando si parla di effetti (economici) del lockdown. E anche per riflettere sulla fragilità di modelli di sviluppo (in particolare quelli basati sul turismo) che risentono pesantemente degli effetti di questa come di altre crisi.

Innanzitutto dove la popolazione incidente si riduce?

– nelle località sciistiche si registrano cali paurosi. Citando solo i casi più notevoli, Pinzolo, Canazei, Corvara e Selva perdono dal 77 al 80% della popolazione. Le intere provincie di Bolzano, Aosta, Sondrio e Trento tra il -12 e il -16%.

– cali rilevanti anche nei comuni che ospitano:

  1. aeroporti (Malpensa -89%, Orio al Serio -44%, Torino -16%, Fiumicino -13%)
  2. zone industriali e grandi imprese (Pozzilli -34%, Atessa -27%, Montone -24%, Melfi -16%, Lovere e Termoli -13%)
  3. centri o zone commerciali (es. Martignacco -31%, Brugnato -14%)

– non si nota una qualche sorta di fuga dal ‘cratere’ ovvero dalle zone più colpite dal virus. Qualche movimento locale ma complessivamente tutte le provincie più colpite sono sostanzialmente stabili.

– riduzioni molto consistenti in termini assoluti si hanno nelle grandi città che vivono anche grazie all’ingresso giornaliero di migliaia di pendolari e visitatori. Tra le città metropolitane: Venezia e Firenze -14%, Milano -13%, Catania -12%, Cagliari -10%, Bari -9%, Bologna -9%, Roma -8%, Torino -6%, le altre – meridionali – meno. Altre grandi città: Lecce e Pisa -14%, Pavia -10%, L’Aquila -9%.

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Ovvio poi che all’interno di queste grandi città la situazione è molto diversificata. Nella seconda immagine si vede bene come alcune zone di Roma (quelle più turistiche ma anche quelle con più imprese) registrano cali pari a quelli maggiori registrati nelle località sciistiche!.

roma

In altri casi aumenta, anche se meno. Perché?

– migranti che tornano a casa? Presunti ‘untori’ che, come si è detto, calano dal nord per infettare le nonnette meridionali? Non sembra. A parte qualche Comune qua è là, sono pochissime le province dove complessivamente la popolazione cresce, e non sono al Sud.., ma vicino a grandi aree metropolitane, come Frosinone (+6%) e Monza/Brianza (+3%).

– famiglie che si trasferiscono nelle secondo case per un isolamento più ‘dolce’? Effettivamente sono diverse le località turistiche dove la popolazione cresce in maniera decisamente anomala: Eolie/Lipari +40%, Elba/Marciana +28%, Lignano +27% ecc. Sul litorale romano per es. (quello delle “code sulla Pontina”) Sperlonga e Santa Marinella (+10-11%). In Liguria Varazze (+17%) e Portovenere (+12,5%). In Veneto Eraclea, Cavallino, Caorle (+10-12%). Al nord anche diversi Comuni lacuali, intorno al lago di Como (Grandola, Blevio, Carlazzo, Sala Comacina) e al Garda (Torri del Benaco, Manerba, Malcesine), registrano aumenti dall’11 al 18%. In Campania Massa Lubrense +16%, ma gli aumenti maggiori sono nel Cilento. Qui, come altrove, probabile anche che siano migrazioni di ritorno.

 

Filippo Celata e Antonello Romano

filippo.celata[at]uniroma1.it; antonello.romano[at]uniroma1.it

Data: Facebook DataforGood,2020.