Matrice regionale Origine-Destinazione degli spostamenti relativi alla totalità dei modi e dei motivi distinti per origine e destinazione. La matrice fa riferimento ad un giorno feriale medio (periodo febbraio-maggio) e considera 1450 “zone”, dunque comuni ma spesso anche zone sub-comunali, interne alla regione Lombardia. L’analisi di seguito mostra il network spaziale del pendolarismo in regione. In particolare ogni nodo è stato spazializzato e mappato seguendo due criteri: a) l’indice di pendolarismo, ossia le connessioni in entrata in uscita tra zone, espresso dalla dimensione di ciascun nodo nel grafo e b) le zone di destinazione.
Come si può osservare, Milano (ed alcune zone in particolare); Bergamo (ed alcune zone in particolare), Brescia (ed alcune zone in particolare), Monza, Sesto S.G., San Donato Milanese, Como, Segrate, Cinisello B. sono le principali aree urbane in tal senso (Idx più elevato). Qui non si discutono le diverse dimensioni/motivazioni (es. lavoro, scuola ecc.) o mezzi di spostamento quanto piuttosto la complessità e la vastità delle relazioni di pendolarismo tra luoghi che spesso rimangono relazioni di prossimità territoriale e che spesso superano (ovviamente) tale dimensione territoriale istituzionale (es. provincia). In questo momento storico potrebbe risultare interessante osservare tali relazioni tra comuni, così come tra comuni “focolaio” e non e così via. Ad esempio rispetto a Codogno, Lodi ricopre un ruolo di maggiore centralità ecc. ecc.; ciò non significa spiegare (o pretendere di) la diffusione del Covid-19 ma contribuire ad ampliare la base di discussione circa l’importanza delle relazioni di pendolarismo alla scale differenti, quale con-causa, probabilmente, della diffusione spaziale del contagio.
Elaborazione e analisi: Antonello Romano [antonello.romano@uniroma1.it]
Dati: www.dati.lombardia.it/
